Ogni
sito deve avere un luogo fisico in cui tenere a mente se stesso.
ProcessWire memorizza le sue cose ("dati") in un "database
MySQL" e in altre strutture di supporto legate ad esso, chiamate
"fields".
ProcessWire
non tiene vere e proprie "pagine" come fa WordPress, perchè
la memoria umana non tiene 1 "cassetto" dei ricordi per
ogni esperienza che vive. Piuttosto, pesca dal "sub-cosciente"
(database MySQL & fields) quanto gli serve in un determinato
momento, e lo presenta al pubblico in "discorsi transuenti",
secondo l'aspetto che il sito ha.
Potremmo
designare tali discorsi col termine "PWP" che significa
ProcessWire Pages, per distinguerle dalle pagine
determinate di "libri" come i siti scritti con WP o
Drupal.
Le PWP sono "immagini dinamiche di un contenuto statico", e non "immagini statiche di contenuti dinamici".
In processwire le PWP possono essere milioni, ma occuperanno sempre il peso di una piuma, in quanto, in realtà, "non esistono".
Le PWP sono "immagini dinamiche di un contenuto statico", e non "immagini statiche di contenuti dinamici".
In processwire le PWP possono essere milioni, ma occuperanno sempre il peso di una piuma, in quanto, in realtà, "non esistono".
Le
PWP, proprio come i discorsi umani, possono contenere 1 solo dato o
moltissimi dati e complicatissimi, senza reale sforzo di
caricamento della pagina in questione, perchè tanto a uno
scienziato quanto a un ciabattino viene sempre assai facile articolar
parola, non dovendo riprendere manualmente uno ad uno i concetti di
cui hanno bisogno nei cassetti della memoria. L'informazione
"spunta" in memoria nel preciso momento in cui la
circostanza lo richiede, tutti i ricordi non vengono caricati
ogni mattina appena ci alziamo dal letto!
In
ProcessWire la difficoltà è la costruzione del contenuto e forse
anche la sua forma di esposizione, ma giammai la
comunicazione del contenuto, che è sempre intuitiva, esatta,
ma soprattutto... istantanea.
Il
tempo di caricamento di un ricordo, è indipendente dal numero di
ricordi posseduti. Così accade in ProcessWire, ciò che non è
detto che accada in WordPress o Drupal.
|
Nelle
PWP non ci sono blocchi, moduli, barre laterali, footer o widget.
Ogni
elemento in
esse contenuto - sia
esso un file di configurazione, una categoria, un'immagine,
un'informazione testuale etc
etc
– va a costituire una unità
indivisibile con le
PWP ad
esso associate,
e
trattato dalle API processwire non come bloccho,
modulo,
barre laterale,
footer, widget, file di configurazione, categoria,
immagine
o informazione
testuale, ma
sempre e unicamente come PWP.
"Tutto
è una pagina" - con una particolare combinazione di
campi ("fields") definiti dall'utente.
|
Una
PWP può rappresentare una pagina fisica del sito, cui processWire
assegna un ID univoco1.
Volendo,
1 sola PWP può essere in grado di riportare la struttura delle
pagine di tutto il sito, divenenendo una specie di mappa che
grazie a ProcessWire è semplice da costruire e da personalizzare.
____________________________
1 Con
lo stesso ID, ProcessWire crea una cartella per ogni PWP
nelle quali aggiunge tutte le immagini via via caricate per il
nostro sito, poichè tali immagini in fondo non appartengono mai
genericamente "al sito", ma alle singole e particolari
pagine di cui il sito si compone!
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per la collaborazione!