venerdì 10 luglio 2015

La base filosofica della piattaforma ProcessWire

Anche se è estremamente virtuoso costruire un sito web da sè partendo dal punto zero, il fatto di vivere in una società altamente tecnologica e comunicativa può portare almeno un vantaggio: già altri hanno dovuto affrontare i nostri stessi problemi. Quindi, è possibile trovare su internet soluzioni già pronte!
Quando ci si accinge a costruire un sito, questo significa risparmiare tempo esplorando Open Source gratuti, per vedere quale di essi fà al caso nostro.
A noi per l'esattezza servirebbe un C.M.S.1, e in questo testo parleremo di ProcessWire.
ProcessWire non è solo un CMS, ma anche un FRAMEWORK, quindi gestisce contenuti in una piattaforma che è anche un ambiente di sviluppo di applicazioni per il web.
Mentre c.m.s. come Wordpress, Joomla, Drupal ed altri cercano di prevedere quale sia il contenuto dell'utente e forniscono una struttura rigida2 per gestire tale contenuto3, ProcessWire desidera dare all'utente i mezzi per ordinare autonomamente il proprio contenuto, qualunque esso sia.
E' appunto un "ambiente di sviluppo delle idee", e non solo un ambiente "dove tutte le idee si possono integrare".
Così, Drupal e Wordpress stilano schemi su come andrebbe organizzato, sotto il profilo informatico, il front-end e il back-end di un sito; ProcessWire al contrario non ti fa nessun disegnino, nessun prodigioso riassunto, ed il risultato di questa scelta, è che non hai nessuna restrizione da immagazzinare nel tuo cervello prima di imparare a sviluppare nuove funzionalità con ProcessWire.
Infatti, se vuoi progettare un plugin per WP o un modulo per Drupal, dovrai prima studiare attentamente tutti i manuali online e non-online, documentazione ufficiale in inglese, traduzioni in italiano, forum e approfondimenti in libreria, al fine di capire le logiche usate dai creatori rispettivamente di WP e di Drupal, per "pensare" Il Contenuto.



Capito il loro pensiero, talvolta poco intuitivo o poco pulito, sei effettivamente "libero di creare"!



Anche con ProcessWire, purtroppo, c'è qualcosa da studiare (e bene!), ma tali cose da studiare non sono umane filosofie di programmazione, bensì il linguaggio adoperato da tali filosofie.
Il mio augurio è che a scuola tu abbia ricevuto almeno un'infarinatura dei più comuni linguaggi di programmazione, così da ritrovarti immediatamente a cavallo quando (e se) vorrai posizionare sul web uno speculum del tuo finissimo cervello, cioè un sito.
Conoscere PW significa conoscere l'html, il css, il php, javascript, jquery ed il concetto di API.4
E "SOLO" QUESTO.


Almeno questa è l'intenzione del Padre Fondatore:
Ryan Cramer


Sviluppare siti con ProcessWire significa acquisire quegli strumenti di codifica atti a padroneggiare non un banale compilatore di siti, ma un Content Management Framework (CMF).
Un CMF, diversamente da un CMS puro, è solo per i "professionisti", ma professionisti "con un'animo bambino": semplice, pronto, refrattario a pensieri troppo complicati.
Con le nuove release di PW, perciò, PW si avvicina, ogni volta un pò di più, all'obiettivo, forse irraggiungibile, di rendere INUTILI i manuali di manipolazione del CMS, poichè sono bastati i programmi scolatici di informatica di base (lato web) per orientarsi dentro questo CMF molto più utile sotto il profilo "pedagogico" di WP o Drupal.
L'ultima versione di PW sarà quella che avrà annullato la funzione di creazione di nuovi moduli o plugin, perchè potremo integrare nel nostro sito tutte le complicatissime funzioni di cui abbiamo bisogno solo ed unicamente per mezzo del core, senza dover aspettare a dita incrociate che qualcun'altro crei moduli per noi e li aggiorni.
PW serve a sviluppare proprietà, non nuovi plugin e venderli. Certo, può fare anche questo (dipende dalla volontà dei singoli programmatori e del primo programmatore), ma la vocazione propria del core PW è quella di servire spiriti adulti ed originali, con un pò di tempo a disposizione per riprodurre i propri processi mentali sul web, non a soddisfare indaffarati manager che a malapena hanno il tempo di fare colazione. Per quest'ultimi esiste WP, Drupal, Joomla, ProcessWire e i moduli di ProcessWire A PAGAMENTO, ma originariamente PW è fatto per quegli "ingegneri della plebe" che, in ultimo, vorranno restare sovrani, almeno, della propria creatività.


LA LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITU' da intelligenti e costosi sviluppatori, con PW è alle porte. Apriamole ed aiutiamo ProcessWire a costruire una rete virtuale fatta di luoghi (siti) veramente personali ed indipendenti!


Wordpress si orienta verso il nobile tentativo di una gestione a bassissima curva d'apprendimento. Vi riesce molto bene (!), ben più di ProcessWire il quale, come abbiamo detto, appare semplice ed entra a pieno regime di lavoro solo se conosciamo l'html, il css, il php, javascript, jquery ed il concetto di API. Tuttavia, l'infrastruttura wp NON E' certo "DEVELOPEMENT FRIENDLY". Drupal lo è molto di più, ma è anche molto più complicato da gestire, per via del fatto su accennato: prima di darci il "potere", un normale CMS ci impone delle regole con cui pensare il potere.
Sviluppare privatamente un sito amplio e complesso è la tredicesima fatica di ercole sia con WP che con Drupal. Mentre Drupal è concepito per essere "solo" un CMS (e assolve benissimo allo scopo), Mattiuw Devos, il padre fondatore di WP, intendeva con il suo software creare qualcosa di eccezionale per i bloggher (e ci riuscii benissimo). Ma...



Quando Nerone pensò una Nuova Roma, magnifica,
non gli restò altro metodo per realizzarla... che dandole fuoco.



Un Open Source di successo è come una vetusta città, di cui nuovi volenterosi abitanti, nel corso dei secoli, miglioreranno i quartieri con abbattimenti selettivi e nuove strutture, ma nessuno di essi potrà mai facilmente sostituirne le fondamenta!
Per questi motivi, è nato ProcessWire.


_________________________

1 Acronimo di "Content Management System", cioè "sistema di manipolazione dei contenuti".
2 Questa rigidità non è in se negativa, ed è ottima quando aperta all'uomo e alla storia. Eppure, per alcuni ed in alcuni momenti della storia, sarebbe meglio che tale ottima struttura pre-confezionata non ci fosse e si mettesse da parte, per dare autentica libertà di manovra alle creazioni più inconsuete, eccentriche e "impopolari", e non per questo meno virtuose.
3 ..spesso ampliata da moduli o plugin, gratis o a pagamento.
4 Conosciuti questi codici alla bell'è meglio e non in maniera troppo precisa, con un pò di coraggio e copia-incolla è possibile ottenere in pochi giorni la prima versione del sito, a patto di avere già in mente un'idea precisa di come strutturare il sito e di quale aspetto dargli.




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