mercoledì 27 luglio 2016

Un template parziale: le PWT

Ogni sito che si rispetti, possiede alcune aree in cui i contenuti promossi nella home e serbati nel cervello vengono diversamente esposti, diversamente relati, diversamente organizzati perchè l'internauta, come tutti gli uomini, dopo un pò di confidenza comincia ad alzare la posta e mette alla prova i "veri amici".



Un sito fatto bene, si adatta come un profilattico alla dimensione umana per la quale era stato. Naturalmente, fino a un certo punto.



Amenità a parte, Wordpress risponde alle più eccentriche richieste di personalizzazione della piattaforma con i suoi numerosi plugin1, Drupal ti invita a studiare il suo manuale di realizzazione dei sogni, il saggio Joomla ti consiglia di desistere dai capricci, invece ProcessWire ti lascia solo con la tua creatività apollinea. Ma prima di sparire nell'ombra, PW consegna al discepolo uno strumento per comporre variamente le sezioni del sito.
In ProcessWire possiamo associare ad ogni pagina un diverso PWT. A questo punto, se il PWT da te progettato è straordinario, intere sezioni del sito - a tua discrezione - potranno diventare straordinarie con 1 solo click.
E se scrivi 100 PWT, avrai ottenuto 100 abiti diversi da far idossare ai medesimi identici contenuti del sito (!), senza che il core cominci a sbuffare e ad impazzire, stressandoti. Infatti, ProcessWire non è il tuo atelier di alta moda, dove sarti qualificati potrebbero o non potrebbero farti contento; è invece la tua cucitrice personale, la quale farà sempre quel che dici tu senza opporti mai un se o un ma, purchè tu parli la sua stessa lingua!
Wordpress, come sappiamo, non si comporta così in quanto grazie all'apposito plugin ( ad es. Page Builder od equivalente) la pagina WP può spezzarsi in molte "caselle" acquisendo molta dinamicità che, però, infine resta "superficiale" come una salsa al roquefort su un indiscutilmente solido e passivo filet mignon. Gustosissimo, ma costoso.
PWP & PWT in ProcessWire non sono dei contorni ("plugin"), ma corpo vivo della macchina. Non sarebbe dunque corretto affermare che "ProcessWire tiene una architettura modulare", poichè esso in realtà è soltanto un insieme di moduli straordinari, tenuti insieme da un filo ("wire") che più è sottile e indistruttibile, più è "processwire".
Il "tema" non è solo ciò che determina come il sito si presenterà agli occhi del visitatore. Su processwire le PWT (da "PW Template") sono delle specie di MAPPE le quali di volta in volta dicono al core quali informazioni2 rivelare in una pagina e quali no.
Una volta predefinita la mappa per una PWP o un dato insieme di PWP, la PWT "sembra" dare un tema/aspetto diverso al sito!
Dico "sembra" perchè in effetti una mappa o "PWT", non intende espressamente dare un volto al sito. Per quello, ci sono le cartelle css, js e html da noi direttamente caricate sul server! Essa soltanto permette al webmaster di stabilire quando mostrare x invece di y, e se tutte le variabili di base saranno state ben previste, il risultato sarà naturalmente molto logico ed armonioso.
Viceversa, si trascuri di "mappare" una sola frequente richiesta di accesso ai contenuti particolari del sito, ed il sito diverrà di difficile navigazione, tuttavia, senza mai scalfire l'architettura pre-configurata, giacchè se il "sentiero n.2" fu trascurato, un motivo ci sarà stato!
Tale motivo era il seguente.
Per il nostro superbo programmatore era evidentemente poco importante pulire e sterrare quella possibile via di esplorazione – ovvero dare come visibile un certo link o contenuto - e perciò tutte le possibili funzioni e relazioni tra le sezioni del sito avranno certo un aspetto molto curato e gradevole, informaticamente ineccepibile, eccetto una, che è "scomparsa".
Poverino, non sapeva che proprio quella avrebbe portato a casa più click.





1...dall'aggiornamento dei quali il resterà dipendente vita natural durante, se non provvederà a dissezionarli!

2 Tali informazioni sono in genere contenute nei "fields".